i cavalli,
creature magnifiche, libere, veloci,
cuore di drago,
occhi come specchi infrangibili,
capaci di leggere nell'anima.
groppe come corazze forgiate dal tempo,
zampe di ali d'angeli, ferite da mille battaglie,
caduti dal cielo per sostenerci,
criniere creatrici di tornadi, venti caldi, distruttori,
zoccoli come gemme d'onice, pesanti massi di montagne gelate.
sangue puro, caldo, di lupo selvaggio,
preda che si fa cacciatore.
creature di nebbia, nuvole, ghiaccio,
capaci di comporre masse di fumo dalle narici, che aspettano con ansia di sprigionare fuoco buono, leggero.
creature di sole, calore, pura luce,
raggi caduti in un mare di fuoco.
musiche lontane, narratori di leggende.
spiriti maligni, accusatori, ladri di anime.
i cavalli sono tutto, niente, troppo e poco.
parole incomprensibili di una poesia scritta da bambini.
pensieri, sogni, forse ancora non troppo reali.
lacrime salate, ma importanti.
disegno di pittore, attento ai particolari.
irraggiungibili, ma semplici.
muscoli tesi come le corde di un arco che li caccia da sempre.
linee poste a caso su fogli bianchi,
profumati ancora di legno e foresta.
pelo dalle sfumature cangianti, impressionanti,
ma naturali come fiori.
profumo di terra, segatura, polvere sottile
rumore di tempesta.
lisci come metallo lavorato,
ruvidi come pietra grezza, toccata solo dalla pioggia.
scuri come la notte, chiari come l'acqua...
toccano il cielo durante la corsa,
raggiungono gli inferi ad ogni nitrito,
capaci di contare le stelle,
di portarci con loro ad ogni viaggio nella loro mente.
semplicemente indescrivibili. ©
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